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Qualificazioni Regionali Junior-Gran Prix Eso A-B e Cadetti

Qualificazioni Regionali Junior-Gran Prix Eso A-B e Cadetti

Si è svolta sabato 2 aprile la qualificazione per l’accesso alle finali nazionali Junior di Catania che si svolgeranno il 22 aprile. Solo 1 su ogni 5 partecipanti avranno accesso alle finali per le categorie maschili e una su 3 per le categoria femminili.

La prima a combattere e Luna Molinari nella categoria 70 kg femminili, l’esempio lampante di chi non vuole ascoltare niente e nessuno pagandone le conseguenze tornando a gareggiare dopo due anni. Luna arriva seconda ma non si qualifica (solo due in categoria) benché in vantaggio non regge la tensione e si fa stupidamente inchiodare a terra senza il minimo tentativo di liberazione preferendo la resa alla lotta fino alla fine.

Si qualifica invece Simone Maggioni, anche lui secondo, ma nella sua categoria erano in 7 quindi i primi due guadagnano l’accesso alle finali nazionali. Anche Simone incapace di reggere “piccole” tensioni nonostante la pulizia tecnica e l’enorme esperienza si fa inchiodare a terra come potrebbe succedere solo ad un bambino alle prime armi.

ORA LA DOMANDA E’: SE NON SONO IN GRADO DI REGGERE TENSIONI MINIMALI IN REGIONE…RIUSCIRO’ A REGGERE LA TENSIONE DI UNA FINALE NAZIONALE? VALE LA PENA SCENDERE A CATANIA PER UN INCONTRO E TORNARE A CASA?

Serve a qualcosa sentirsi dire da maestri di alto grado ed enorme esperienza, quel ragazzo è nettamente superiore ma non regge di testa? Io credo di no! Se non reggi con la testa non sei superiore…PUNTO

E tra grandi vittorie di chi ha pensato di aver vinto le olimpiadi inviando baci al pubblico da star del cinema e judoka olimpico passiamo al gran prix regionale del giorno successivo (domenica 3 aprile)

Questi i risultati:

1° Classificati

Laura Gotti (esordiente B) che essendo da sola nella categoria 63 kg viene spostata nei 70 kg ed infila 3 ippon consecutivi rispettivamente di O Uchi Gari, Tani Otoshi e Morote Seoi Nage.

Elisa Ronzoni (Esordienti A) 40 kg, un atleta che per come sta lavorando seguirà certamente le orme del fratello più grande (Michele 2 bronzi alle finali nazionali)

Michele Gotti (Cadetti) 81 kg che con due incontri vinti al meglio dei 3 per ippon, forse comincia a svegliarsi dal lungo letargo.

2° Classificati

Maggioni Davide (Cadetti) 50 kg vince il primo incontro per leva articolare e perde il secondo.

Previtali Davide (Esordiente A) 66 kg un piccolo atleta che si impegna sempre in allenamento, vince un incontro e ne perde uno

3° Classificata

Michele Ronzoni (Cadetti) 60 kg, che si cimenta nei 60 kg, ma per un atleta del livello di Michele queste sono gare di studio dove ciò che conta non è la vittoria ma il miglioramento tecnico finalizzato a gare di alto livello.

Alessandra Di Filippo (Cadetti) 52 kg, altra atleta dalle alte potenzialità bloccata dalla paura e la tensione e senza dinamicità.

Alessandro Marsetti (Esordienti B) 66 kg, una sorpresa invece Alessandro che sveglio come al solito, mi fa arrabbiare perché al peso per soli 3 etti esce dalla categoria 60 senza farsi nemmeno una corsetta per cercare di rientrare, ma che piazzando due ippon di morote seoi nage, dimostra di aver seguito con attenzione ogni lezione a cui è stato presente applicando ogni studio effettuato. Quindi bravo Alessandro.

 

Ha partecipato Noris Alice classificandosi al 5 posto nella categoria Esordienti B 48 kg…..

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2 Comments

  1. E’ un articolo obbiettivamente duro verso degli adolescenti pero’ da padre di due figlie e praticante presso Shentao lo leggo anche sotto un’altra luce.

    L’Italia e’ storicamente un paese che non tiene nella giusta considerazione i giovani, li considera cittadini di serie B dall’asilo all’universita’. Gli vengono attribuiti pochi diritti e conseguentemente poche’ responsabilita’.
    Si respira spesso in questo paese la laconica rassegnazione che questi individui non abbiano potenzialita’ e non li si indirizza nemmeno verso il percorso giusto per realizzare questo potenziale. Li si valorizza poco, li si critica molto peraltro offrendogli pessimi esempi, non li si rende indipendenti, positivi e desiderosi di affrontare il percorso della vita con grinta.

    Purtroppo se paragonati ai loro coetanei di altri paesi non ci fanno una bella figura.
    A diciassette anni negli Stati Uniti lasciano casa per andare all’universita’, in Scandinavia sono tutti bilingue e fanno stage lavorativi gia’ dalle elementari/medie.

    Una volta ho sentito un professore che esprimeva pressapoco questo concetto:

    “Se ti trovi in un posto dove i compiti che ti assegnano ti sembrano troppo facili, se nessuno ti corregge, se tutti te la danno vinta, se vieni addirittura ignorato, se senti di non venire spronato, incitato, se non provi desiderio a migliorare e soprattutto se percepisci che nessuno e’ interessato a farti migliorare…mi raccomando. Scappa, scappa subito e lontano. Perche’ quel luogo non e’ solo stantio ma deleterio per la tua impostazione mentale di approccio alla vita; non crescerai mai e non crescere significa non vivere appieno il dono della vita”

    Mi trovo in linea con questo pensiero e fino a che affrontero’ allenamenti sfinenti dove, nonostante la mia eta’ e livello, incontro persone che vogliono che scenda dal tatami migliore di quando sono entrato, continuero’ a frequentare il dojo Shentao sperando un giorno di potermi allenare assieme alle mie piccole figlie.

    Trovare degli insegnanti che hanno come priorita’ il miglioramento dei propri allievi e’ una rarita’ da apprezzare al giorno d’oggi. In qualsiasi ambito i nostri figli frequentino.

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  2. Bellissimo commento. Grazie Gianmaria

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